Guardami Giocare! Qualche pensiero dopo il Webinar
Guardami Giocare!
Qualche pensiero dopo il Webinar
di Fabrizia Alliora
Ascoltare il bel seminario Promosso dal Centro Clinico Aippi Milano: “Guardami Giocare: ti racconto il mio Covid” di sabato 13 giugno, mi ha colpito e commosso.
Nelle tre belle relazioni di Lucia Genesoni, Irene Chiesa, Elena Mauri, ho sentito la passione e l’affetto di chi desidera, con la mente e con il cuore, “essere con”, cioè essere vicino, essere in contatto, così da “saper stare” (la parola “sostare”, può significare anche “so-stare”), di fronte a ciò che accade nel mondo interno del bambino, con rispetto e stupore.
“Guardami Giocare” è un’occasione semplice e contemporaneamente complessa, per raggiungere il bambino lì dove egli è. un’occasione che chiede pazienza, fedeltà, attenzione, disponibilità emotiva, coraggio. Il coraggio di essere disposti a lasciare i propri pensieri preconcetti per aprire lo sguardo a ciò che accade in quel momento e che può portare aspetti inediti e imprevisti.
Scrive Camus:
“C’è sempre un momento di felicità nella vita, per tutti.
È questo che ci da’ modo di continuare.
È a questo che ci si afferra quando ci si sente svuotati.”
Forse, in questo tempo così ricco e insieme così difficile, tutti noi, adulti e bambini insieme, abbiamo fatto esperienza di questo.
Essere con il bambino, accanto a lui mentre gioca (“mamma! guardami! Guardami giocare!),
significa porgergli un’occasione di questa natura, di fare l’esperienza unica e indimenticabile dell’essere guardati, ascoltati, aspettati, accolti, e quindi anche profondamente compresi.
Scrive Simeone Weil: “l’attenzione è la forma più pura e più rara della generosità”.
Il seminario ascoltato ha mosso in me il desiderio di sviluppare sempre di più la mia capacità di essere “attenta”; e forse è questa l’esperienza di cui ha più bisogno un bambino per crescere.
Chi interessato può vedere la registrazione nella pagina Youtube AIPPI
L'illustrazione è di Lele Luzzati
17/06/2020