L’infant observation tra sguardo dal vivo e video. Riflessioni dopo il primo seminario del ciclo Incontrare la psicoanalisi 2020/2021
Il 28 novembre 2020 si è tenuto il seminario da remoto “L’infant observation tra sguardo dal vivo e video. Riflessioni su aspetti sensoriali e relazionali del distanziamento” del ciclo “Incontrare la psicoanalisi 2020/21” condotto da Suzanne Maiello con Patrizia Gatti.
Particolarmente interessanti sono stati il materiale, tratto dalle video-osservazioni delle studentesse del Master, e le riflessioni che si sono sviluppate durante seminario e nel corso della discussione.
Il seminario è stato un’occasione preziosa per pensare e confrontarsi sulle nuove modalità tecnologiche che tutti ci troviamo ad utilizzare in questo momento complicato, ed alle implicazioni inconsce che tale uso porta con sé, per noi, e per i pazienti con cui lavoriamo.
Il seminario ha sottolineato come l’utilizzo delle video osservazioni nel contesto dell’infant e della young observation, che si è reso necessario in questo particolare momento per poter continuare l’iter formativo degli studenti, sembri richiedere un’attenzione particolare rispetto ai rischi che tale uso potrebbe implicare.
Il materiale osservativo riportato ha evidenziato un coinvolgimento molto maggiore da parte dell’osservatore ma anche da parte dei genitori e dei bambini stessi; un problema di una distanza difficile da modulare, un approccio molto diverso dal punto di vista sensoriale, con vissuti di impotenza/onnipotenza in tutte le persone coinvolte.
La frammentarietà e la precarietà dell’esperienza, spesso interrotta o resa problematica da difficoltà tecniche, sembra richiedere, sia da parte degli osservatori, che del gruppo di lavoro nei seminari, come anche nei genitori dei bambini osservati, un rinforzo, più o meno consapevole, della funzione di “reverie”, per cercare di dare una continuità ed un significato che a volte appaiono più difficili da cogliere.
E’ stato estremamente utile ed importante continuare a confrontarci sugli aspetti anche “perturbanti” dei cambiamenti in atto in modo da poter imparare ad affrontarli in modo più attento e consapevole. Sembra esserci un desiderio di poter avere altri seminari futuri su questi temi.
Simonetta Ravà Tavallini
28/11/2020